Metodi numerici quantistici, lezioni
17-20, mercoledí 29 novembre, ore 9-13
- Soluzione numerica dell'equazione di Schrödinger radiale:
raccordo nel punto d'inversione classico della soluzione regolare
nell'origine con quella regolare all'infinito.
- Equazione di Schrödinger in funzione dell'energia e sua
derivata in funzione dell'energia; relazione fra derivate logaritmiche
e norme parziali della funzione d'onda radiale.
- Stima efficiente dell'autovalore attraverso la
discontinuità della derivata logaritmica nel punto di raccordo.
- Derivata logaritmica in funzione dell'energia ad un raggio
fissato R per un tipico potenziale centrale atomico; asintoti e
zeri in relazione a nodi e massimi della funzione d'onda.
- Atomo vero e pseudo non possono avere le stesse derivate
logaritmiche a tutte le energie; affinché quello pseudo
riproduca fedelmente le proprietà elettroniche dell'atomo vero
dovrebbe però avere la stessa derivata logaritmica in un
buon intervallo di energia (diciamo 20-30 eV) attorno agli autovalori
degli stati di valenza dell'atomo isolato.
- Pseudopotenziali a norma conservata (norm-conserving): da una
coda identica e una norma parziale identica all'atomo isolato,
separatamente per ogni stato di valenza (s,p,d), discende non solo
l'elettrostatica giusta, ma anche la proprietà
desiderata per le derivate logaritmiche (all'ordine lineare
nell'energia), e quindi la trasferibilità (capacità di
riprodurre il comportamento dell'atomo vero in diversi ambienti
chimico-fisici: atomo isolato, molecola, solido.
- Come costruire pseudopotenziali a norma conservata:
- una funzione radiale priva di nodi con coda e norma
parziale giusta per ogni momento angolare di valenza (s,p,d)
- dall'inversione dell'equazione di Schrödinger (con
l'autovalore corrispondente dell'atomo vero) si ottiene il potenziale
ionico (diverso per ogni momento angolare: nonlocalità,
legata al fatto che ad ogni momento angolare corrisponde un
diverso numero di orbitali radiali interni di uguale momento angolare,
ortogonalità)
- sottraendo al potenziale ionico il potenziale di Hartree e di
scambio-correlazione relativo alla sola densità elettronica di
valenza si ottiene lo pseudopotenziale nudo, che poi si usa,
schermandolo di nuovo in modo autoconsistente, nei diversi contesti
fisico-chimici; deschermaggio degli elettroni di valenza e
nonlinearità del potnziale di scambio-correlazione (vedi
appendice della tesi di Rita Termini)
- Successi storici dei potenziali norm-conserving
- energie strutturali e geometrie di equilibrio: accordo
con conti "full-core" e con l'esperimento
- modulo di compressione, frequenze fononiche
- dalla possibilità di un calcolo efficiente delle forze
interatomiche, oltre ai fononi, il metodo di Car e Parrinello,
che consente la dinamica molecolare da primi principi di sistemi
realistici, con evoluzione simultanea di posizioni ioniche e
funzioni d'onda elettroniche lungo la superficie Born-Oppenheimer ->
modello standard per la fisica dei materiali (vedi tesi di Rita
Termini)
- Perché, ai fini del calcolo delle forze, una base di
onde piane con pseudoatomi è preferibile a una base di orbitali
localizzati con atomi veri? Il teorema di Hellmann-Feynman. Il teorema
di Hellmann-Feynman in regime variazionale. La base di onde piane non
dipende dalle posizioni atomiche, quella di orbitali localizzati
sí.
prossimo ciclo di lezioni sul
Monte Carlo quantistico: da concordare col Prof. Moroni,
moroni@democritos.it