Oggi il concorso per gli insegnanti: link al bando, numeri, risposte alle critiche
una nota di
Giovanni Bachelet, 25 settembre 2012
Anzitutto ricordo (come ho fatto anche nel mio articolo
dell'Unità del 31 agosto scorso) la posizione ufficiale del PD "va
garantito un equilibrio fra immissioni dalle graduatorie e nuovo
reclutamento" nell'ambito delle 10
proposte per la scuola di domani (assemblea nazionale, Varese 2010), e
le nostre due interrogazioni del 2011 e 2012:
agosto 2011 a Gelmini
febbraio 2012 a Profumo
firmate da tutti i deputati PD che si occupano di
scuola. Ambedue queste interrogazioni sollecitavano il ministro pro-tempore ad
avvalersi della delega a suo tempo ottenuta da Fioroni per riformare il
reclutamento, oppure, in subordine, a bandire almeno un concorso secondo la
legge vigente (Berlinguer 1998-1999), che prevedeva un concorso ogni tre anni
ed è stata invece applicata un'unica volta nel 1999, e poi mai piú.
Prima di richiamare informazioni che inizialmente (a giudicare dalle prime
interviste fra agosto e settembre) neppure il Ministro
dominava completamente, vorrei osservare che ormai, dati i tempi tecnici,
l'unica legge con cui si può bandire un concorso per insegnanti in questa
legislatura è, senza alcuna variazione, quella di Berlinguer. Quella, per
intenderci, con la quale è stato bandito il primo e
finora unico concorso, nel 1999. In queste circostanze sulle regole di accesso ed altre cose sulle quali il Ministro si è imprudentemente
espresso nelle prime interviste (concorso per giovani ed altre sciocchezze) non
c'è, in realtà, margine di interpretazione: il Ministro può soltanto applicare
la legge che c'è. Le nuove regole concorsuali di cui Profumo parla spesso,
confondendo le idee a lettori e ascoltatori, non si riferiscono all'attuale
concorso, l'unico che Profumo bandirà durante il suo mandato, ma ad ipotetici
concorsi futuri, che qualche altro Ministro dopo di lui bandirà e lui vorrebbe
fin d'ora regolamentare, benché la legislatura sia ormai agli sgoccioli.
Un inciso: che su cose di questa importanza il
Ministro faccia raffiche di annunci e interviste alla stampa e al tempo stesso
tenga all'oscuro da un lato le scuole e dall'altro i partiti che lo dovrebbero sostenere
in Parlamento irrita enormemente anche me. Però mentre per provvedimenti
insulsi e sbagliati come quello sul merito (soldi allo studente piú bravo di
ogni scuola etc.) abbiamo fatto opposizione frontale e ottenuto il ritiro, per
provvedimenti che noi stessi abbiamo sollecitato l'irritazione può trasformarsi
in implacabile controllo del Governo sulle procedure, ma non in un voltafaccia
con cui, per dispetto al Ministro, rinneghiamo quel che abbiamo detto e fatto
in tre anni; né può trasformarsi in una tela di Penelope che col pretesto di
migliorare le procedure del concorso intende, invece, insabbiarlo.
Sintesi delle regole salienti
- in virtú della legge Berlinguer, il 50% dei posti di ruolo ogni anno
disponibili continuerà ad essere assegnato per scorrimento dalle
graduatorie (dove si accumulano punti in ragione del servizio prestato, e
dunque dell'anzianità) mentre solo il rimanente 50% verrà assegnato ai
vincitori del nuovo concorso ("doppio canale": metà per precari
a scorrimento, metà per concorso)
- i
vincitori del concorso bandito fra pochi giorni sostituiranno quindi, nel
"canale concorsuale", gli ultimi idonei (non vincitori, idonei)
del concorso 1999; i quali, anziché arrabbiarsi, dovrebbero ringraziare il
cielo per aver beneficiato di quel canale per 13 anni anziché 3 grazie
alla negligenza di molti governi
- sempre in virtú della legge Berlinguer, solo gli abilitati potranno
concorrere
- ciò equivale a dire che a questo concorso parteciperanno solo i precari
attualmente in graduatoria, perché sono gli unici già abilitati (o hanno
fatto la SSIS per le medie e superiori, ultima infornata nel 2007, o hanno
una laurea abilitante, o erano abilitati da prima, o sono idonei del
concorso 1999, che era abilitante; questi ultimi, nelle classi di concorso
ancora affollate, sono quindi presenti in tutti e due i canali)
- in queste circostanze il concorso servirà a fornire una chance di
accelerare l'entrata in ruolo per quei precari abilitati che sono ancora
lontani dalla cima della graduatoria, spesso (ma non necessariamente) per
ragioni anagrafiche
- c'è
un'unica eccezione all'obbligo di abilitazione, che però non danneggia i
precari abilitati e aiuta alcuni precari non abilitati a entrare in ruolo
se lo meritano: sempre in virtú della legge Berlinguer, nelle
classi di concorso ormai prive di un sufficiente numero di abilitati
(graduatorie vuote o quasi, tipicamente capita nelle materie
scientifiche-tecnologiche) potranno partecipare al concorso anche i
laureati non abilitati; ciò consente di competere per un posto in
ruolo anche ai precari non abilitati che da anni (per penuria di
abilitati) insegnano, e alla scuola di assumere subito un nuovo gruppo di
docenti di qualsiasi età selezionandoli per merito, rafforzando e
sottraendo all'instabilità sistematica degli ultimi anni settori
disciplinari scientifico-tecnologico dove i nostri ragazzi sono deboli
- sempre in virtú della legge Berlinguer, al Ministro restano da decidere le
prove e poco altro
- il Ministro ha annunciato che bandirà tali concorsi solo per le classi in
cui ci sono piú di 100 posti da assegnare; questo è un compromesso che
viene incontro ai precari allergici ai concorsi: in un certo numero di
classi si continuerà, come piace a loro, ad entrare solo per scorrimento;
ed alleggerisce il Miur da un certo numero di concorsi (il totale delle
classi di concorso è 183, farne un po' meno appare una scelta realistica)
Un po' di numeri (fonti: Tuttoscuola, Orizzonte Scuola e dati Miur)
- 144.000: il numero totale dei salvati
secondo l'Apocalisse, MA ANCHE il numero dei precari (o idonei del 1999)
entrati a scorrimento nel ruolo degli insegnanti dal 2007 ad
oggi attraverso il doppio canale: 50 mila nel 2007, 25 mila nel 2008
(Fioroni-Gelmini), i rimanenti 48.000 nel triennio 2009-2011 (Gelmini); 21.000
entrati adesso, in questo settembre 2012 (Gelmini-Profumo); i numeri sono
approssimati alle migliaia
- 150.000: le immissioni per scorrimento
originariamente previste dal piano triennale di riassorbimento di Fioroni
- 6 anni: il tempo in cui si è (quasi, come vedete)
completato il piano di riassorbimento di Fioroni; il tempo è stato doppio
rispetto al tempo originariamente previsto dal piano, che era di 3 anni, per
effetto dei tagli Gelmini-Tremonti, che hanno ridotto il numero dei posti
in ruolo da assegnare
- 20%: percentuale degli insegnanti attualmente in
ruolo per effetto delle immissioni da graduatorie dal 2007 ad oggi sul
totale degli insegnanti in servizio
- 6.000 (= 150.000 – 144.000): precari
abilitati che dovrebbero essere rimasti nelle graduatorie ad esaurimento
- 165.000: i precari abilitati che, invece, si
trovano oggi nelle graduatorie ad esaurimento
- domanda importante: come mai arrivati ad oggi i precari
abilitati nelle graduatorie ad esaurimento sono 165.000 e non 6.000? ovvero, gli oltre 150.000 precari che in questi 5 anni
hanno nuovamente riempito le graduatorie degli abilitati, da dove sono
usciti? ovvero ancora, come mai le
"graduatorie ad esaurimento" di Fioroni non sono quasi esaurite
dopo l'assunzione di 144.000 precari nel periodo 2007-2012? [A questa
domanda provo a rispondere dopo, ma anticipo che è mal posta: Fioroni
aveva promesso di riassorbirne 150.000 in tre anni, ma già ai suoi tempi
erano piú di 150.000 i precari delle graduatorie permanenti]
- 38 anni: età media dei 165.000 precari abilitati
che oggi sono nelle graduatorie ad esaurimento
- 30 anni: età minima dei 165.000 precari abilitati
(ultima SSIS 2007)
- osservazione: chi è sopra i 38 anni ha potuto partecipare
almeno ad un concorso (quello del 1999) e non l'ha vinto; se è oltre i 47
anni ne ha persi anche altri precedenti; chi è sotto i 38 anni non
ha, invece, mai potuto partecipare a un concorso, ovvero questo è il primo
che la Repubblica consente loro di tentare: un atto, a mio avviso, di
doverosa riparazione ed equità rispetto ai loro colleghi piú anziani in
graduatoria, che hanno avuto questa opportunità
Torno alla domanda di prima: come mai, malgrado l'immissione di 144mila
precari fra il 2007 ed oggi, in quelle
graduatorie che dovrebbero essere quasi esaurite sono "ricicciati"
quasi altrettanti precari?
Le cause e concause del continuo riformarsi di questo enorme numero di
precari nella scuola, sono, secondo me:
- la piú grande anomalia italiana: mancanza di concorsi regolari nel
tempo, a fronte della ovvia necessità di un regolare afflusso di
insegnanti (da ciò derivano anche altri fenomeni ignoti all'estero, come i
numeri mostruosi di concorrenti quando dopo anni e anni si bandisce un
nuovo concorso, l'inevitabile corollario dei test di preselezione cretini
ed arbitrari, ricorsi a valanga, etc etc)
- il Miur che, sotto la spinta del Mef, presenta in ogni finanziaria un
organico inferiore a quello consistente con la domanda scolastica nei vari
ordini e gradi di scuola, e poi all'inizio dell'anno scolastico rifa i
conti, "scopre" a mo' di Vispa Teresa che gliene servono di piú,
e assume supplenti annuali; su questo il PD ha martellato in questi anni,
e spero bene che se andremo al Governo terremo fede all'impegno di
abbandonare questo obbrobrio e finanziare un "organico
funzionale" che metta per sempre insegnanti e scuole al riparo dalla
piaga del precariato
- la spinta corporativo-sindacale sulle commissioni, che ha prodotto un
numero enorme di idonei oltre ai veri vincitori del concorso del 1999
- squilibri nel numero di ammessi alle SSIS rispetto all'effettivo
fabbisogno: ogni anno il Ministero faceva un decreto che però anziché su
una seria progammazione ratificava i desiderata delle università
(trasmessi dai "Comitati Regionali Universitari"); alcuni, non tutti, tra
questi Comitati Regionali hanno esagerato (Puglia e Sicilia in testa)
- malgrado tutto ciò, le SSIS producevano intorno a 10.000
abilitati all'anno, la Formazione Primaria intorno a 5.000; nei 165.000 ci
sono pertanto molti precari precedenti alle SSIS, ovvero (come già
accennato) ai tempi di Fioroni erano ben piú di 150.000
- sesta in ordine di tempo, ma prima per importanza: i tagli Gelmini-Tremonti
- infine, in anni in cui si contraevano i posti da assegnare continuavano a
non bandire concorsi né di vecchio né di nuovo tipo, anche noi del PD ci
abbiamo messo del nostro: abbiamo contrbuito, per ragioni di equità, ad
un'azione "tampone" (condivisa peraltro da tutte le forze
politiche) a difesa di alcune categorie di precari o abilitati che via via
si trovavano ad essere abilitati (per esempio i laureati di Scienze della
Formazione Primaria, la vecchia laurea in Pedagogia) ed esclusi dalle
graduatorie solo perché nati nell'anno sbagliato; anche questo ha
contribuito a riempire di nuovo le corrispondenti graduatorie, che infatti
per la scuola primaria sono anche oggi strapiene
Osservazioni finali
- Finché non si facevano concorsi di nessun tipo
era forse inevitabile, per ragioni di equità, intervenire "a
tampone" anche se questo ha gonfiato ulteriormente le code; ora però
che la soluzione equa, sistematica, civile e costituzionale (articolo 97)
viene ripresa in mano (certo in attesa di un diverso formato e percorso
concorsuale), non possiamo menare il can per l'aia, invocando un
ritardo che equivale a un insabbiamento, proprio noi che (unici fra
tutte le forze politiche, con due interrogazioni da voi co-firmate)
abbiamo per due volte indicato al Ministro pro-tempore la vecchia
legge come soluzione estrema cui ricorrere quando null'altro fosse piú
possibile.
- Ripensarci e non voler piú fare concorsi finché
l'ultimo precario non sia stato immesso in ruolo per semplice scorrimento,
equivale a sconfessare la linea dell'assemblea nazionale del 2010 e, come
per primo ha segnalato sull'Unità lo scorso 27 agosto il segretario dei
Giovani Democratici, continuare a violare, dopo 13 anni senza concorsi, la
sostanziale equità che il "doppio canale" realizzerebbe verso le
diverse generazioni se, come previsto dalla legge vigente, si facesse un
concorso ogni tre anni.
- Se non abbiamo cambiato linea e, accanto al 50% di
immissioni dalle graduatorie, vogliamo, in quest'ultimo anno di
legislatura avviare un concorso fatto bene (il primo dopo 13 anni) per il
rimanente 50% dei posti, allora dobbiamo sapere che per espletarlo ci
vuole circa un anno anche ad essere ottimisti, quindi o si bandisce ora,
oppure non si bandisce piú in tempo utile per assumere i nuovi insegnanti
nel 2013-2014.
- Attenzione, però: per
definire commissioni e procedure concorsuali a regola d'arte e a prova di
ricorso (diversamente dagli ultimi due concorsi per dirigenti scolastici e
per il TFA che sono stati un disastro) c'è tempo anche dopo il bando. Fra il bando e la prima prova, che potrà
essere anche due o tre mesi dopo il bando, abbiamo il tempo per incalzare
implacabilmente e dettagliatamente il governo perché il concorso stavolta
si faccia bene; questo è quel che io e Francesca Puglisi abbiamo detto in
due articoli sull'Unità del 31 agosto e del primo settembre:
Giovanni
Bachelet, l'Unità, 31 agosto 2012
Francesca
Puglisi, l'Unità, 1° settembre 2012
- Al di
là del concorso, per la stabilità e qualità della scuola ma anche della
vita degli insegnanti, dobbiamo a mio avviso anche, se non soprattutto,
continuare a chiedere con tutta la nostra voce, senza mai
stancarci, piú posti per la scuola, per l'organico funzionale, etc.
Questo è giusto ma è anche l'unica via possibile, a mio avviso, per curare
definitivamente la piaga del precariato. La battaglia progressista e di
interesse generale per la scuola e la sua qualità si può infatti sostenere
e vincere nel Paese, e in tal caso avremo salvato anche il lavoro di molti
insegnanti oggi precari; invece la difesa senza se e senza ma di un
particolare segmento dei precari (vale a dire i precari anziani allergici
ai concorsi che non si accontentano del 50% e vorrebbero il 100% dei posti
per anzianità) a me pare non solo inconciliabile con le nostre delibere
assembleari del 2010, ma anche, e soprattutto, impossibile da sostenere e
vincere nella società italiana.
Due importanti note finali:
(1) In queste settimane ho risposto secondo le stesse linee alle molte feste PD
dove sono stato invitato e altrove, ma i link sui quali mi arrivano domande e
osservazioni su questo tema sono troppi: spero che questo di Facebook raggiunga
molti di quelli che anche altrove mi hanno scritto (2) il concorso di cui
parliamo è stato bandito oggi, secondo quanto da diverse settimane
preannunziato dal Miur ai sindacati e confermato nell'audizione del Ministro
Profumo alla Camera giovedí scorso. Trovate il bando qui