Chi è per me Gesú contributo
al numero speciale su Gesú per i 25 anni del mensile
Jesus (dicembre 2003)
Introibo ad altare Dei, ad Deum qui laetificat juventutem meam
(salirò all'altare di Dio, a Dio che allieta la mia giovinezza).
Col Salmo 43 si apriva la Messa quando mi preparavo alla Prima
Comunione. Erano gli anni del muro di Berlino, di Kennedy, di Papa
Giovanni. A casa non c'era la lavatrice, nè la lavastoviglie,
né la televisione; non avevamo ancora la macchina. E quanti, dei
volti che allora mi sorridevano, non ci sono piú. Ma non si
è spento il sole di quella mattina del 1961, la speranza che
Gesú non lasci la mia mano, che possa ricordarsi anche di me nel
suo regno, come gli chiedeva il buon ladrone. M'incoraggia, ogni
domenica, la preghiera del centurione: Signore, non son degno che tu
entri nella mia casa, ma di' soltanto una parola... ; e nell'abbraccio
dei figli e di mia moglie, dei genitori e di mia sorella, dei miei
preti e delle mie suore, dei miei maestri e dei miei amici, dei vivi e
dei morti, oso ancora chiamarmi cristiano, seguace del rabbi di
Nazareth, del figlio di Dio che ha allietato la mia giovinezza e non mi
deluderà in eterno.
[Giovanni Bachelet]